Daniele Vicari è regista, sceneggiatore, attore, produttore e scrittore. Nato il 26 febbraio 1967 a Castel di Tora (Rieti), cresce a Collegiove, in Sabina. Si laurea alla Sapienza di Roma, con Guido Aristarco, in Storia e critica del cinema. Collabora in qualità di critico cinematografico con varie riviste, dove muove i primi passi nel mondo del cinema. Esordisce alla regia con il documentario Uomini e Lupi, che vince il premio Sacher nel 1997. Da questo momento inizia una carriera che lo porta ad aggiudicarsi numerosi riconoscimenti italiani e internazionali. È con Velocità massima (2002) che esordisce nei lungometraggi, ottenendo un successo clamoroso, oltre che il Premio Pasinetti per il miglior film e il David di Donatello per la migliore regia d’esordio. Impossibile non citare poi il film Diaz – Non pulire questo sangue, cruda narrazione dei fatti accaduti durante il G8 di Genova e presentato al Festival di Berlino nel 2012, per il quale gli sono stati riconosciuti quattro David di Donatello e due Nastri d’Argento.
Molti dei suoi lavori promuovono un messaggio di sensibilità nei confronti dei rapporti umani e delle relazioni, di quanto essi siano fondamentali. Tutto ciò senza rinunciare a degli elementi ricorrenti a cui è legato, quali le automobili o la vita dei più umili.
Fulvio Risuleo nasce a Roma nel 1991. Fin da giovanissimo inizia a realizzare cortometraggi e disegnare fumetti. Nel 2013 si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo cortometraggio di diploma, Lievito Madre (2014), vince il terzo premio alla sezione Cinéfondation del Festival di Cannes e con il corto successivo, Varicella (2015), vince il prestigioso premio alla Semaine de la Critique, sempre al Festival di Cannes. Nel 2014 realizza Reportage Bizarre, un progetto nato sul web e girato a Parigi che comprende venti frammenti audiovisivi, uno per ogni quartiere parigino. Nel 2017 porta a termine il suo primo lungometraggio che s’intitola Guarda in alto a cui fa seguito, nel 2019, Il colpo del cane, entrambi in concorso al Rotterdam Film Festival. Nello stesso anno realizza la prima serie web interattiva italiana, Il caso Ziqqurat, un giallo in otto puntate.
Il regista è anche autore di fumetti. Il suo primo libro Pixel, risale al 2016. Insieme al disegnatore Antonio Pronostico realizza Sniff (2019), Tango (2021), entrambi per Coconino Press. Come disegnatore pubblica L’idra indecisa (2018), I pixel sognano in 8k? (2022). Per il progetto “Fumetti nei musei” realizza, sempre con Pronostico, Passatempo (2020).
Notte Fantasma (2022) è il suo terzo lungometraggio ed è uno dei documentari in concorso per il Parma Film Festival – Invenzioni dal Vero.
Davide Ferrario è regista, sceneggiatore, produttore, scrittore e critico cinematografico. Nasce il 26 giugno 1956 a Casalmaggiore. È un intellettuale che ama il cinema, sperimenta generi e stili diversi, con l’intento di raccontare piccole storie di italiani. Produce, infatti, commedie e drammi e si affeziona ai documentari di inchiesta. Inizia a lavorare nel campo del cinema negli anni ’70 come critico cinematografico e saggista, avviando al contempo una società di distribuzione di prodotti del grande schermo con la Lab80 di Bergamo. Lavora, in seguito, in qualità di agente italiano per alcuni registi americani indipendenti come John Sayles e Jim Jarmusch. Esordisce come regista nel 1987 con il cortometraggio Non date da mangiare agli animali e successivamente scrive sceneggiature per diversi registi. È del 1989 il suo primo lungometraggio, La fine della notte, il quale viene considerato il “miglior film indipendente della stagione”. Intorno agli anni ’90 Ferrario si divide tra il cinema e la televisione lavorando con Marco Paolini. Dopo un lungo periodo di pausa ritorna al cinema di fiction nel 1997 con Tutti giù per terra; seguono Figli di Annibale e Se devo essere sincera, con cui ristabilisce un buon contatto con l’audience. Il suo ultimo lavoro è Tutta colpa di Giuda – Una commedia con musica del 2008. Ferrario ha anche realizzato alcuni documentari, tra cui: Lontano da Roma (1991), Materiale resistente (1995), La Rabbia (2000), Le strade di Genova (2002). Ha anche pubblicato un libro di fotografie a seguito della sua mostra Foto da galera (2005). Nel 2015 è stato invitato alla Biennale Arte di Venezia con un’installazione originale con protagonista Umberto Eco.
Ludovico Bessegato è un regista, produttore e sceneggiatore italiano. Nato a Milano nel 1983, si laurea in Storia Contemporanea e successivamente si diploma in regia presso la Civica Scuola di Cinema di Milano. Dal 2010 è direttore creativo di Magnolia, diventata nel 2013 Cross Production, per la quale ha contribuito alla produzione e realizzazione di diversi prodotti seriali per Rai, Mediaset, Netflix e Timvision: tra i principali si ricordano Il Cacciatore, Rocco Schiavone, Una grande Famiglia. Con le sue produzioni successive Bessegato si avvicina al mondo dei giovani riscuotendo un clamoroso successo tra le nuove generazioni ma non solo. Nel 2012, infatti, è regista della webserie Kubrick – Una storia Porno che racconta la storia di sei ragazzi appassionati di cinema, nati nel decennio sbagliato e in attesa di trovare un posto nel mondo. Dal 2018 è showrunner di Skam Italia, adattamento del format norvegese di Julie Andem, dal quale si discosterà a partire dalla quinta stagione, diventando un’esclusiva italiana Netflix. In seguito al trionfo di quest’ultima, nel 2022 è autore, insieme ad Alice Urciuolo, di Prisma, una serie di Prime Video incentrata sulla complessa relazione tra l’identità, le aspirazioni e gli orientamenti sessuali di un gruppo di adolescenti di Latina.