Regia: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Soggetto: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Montaggio: Matteo Gherardini
Musiche: Admir Shkurtaj, Tenore Nullale Orune, Coro Canarjos
Produzione: ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna), OfficinaVisioni in collaborazione con Rai Cinema
Distribuzione: OfficinaVisioni
Origine: Italia 2021
Durata: 53’
Sinossi: Cecilia Mangini racconta la vita di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, attraverso immagini di repertorio e documenti inediti. Uno sguardo profondo su una delle più importanti scrittrici italiane, che oltre ad averci lasciato opere di alto valore artistico, viene anche ricordata per essere stata un personaggio rivoluzionario nella lotta per l’emancipazione delle donne. Il documentario è anche un omaggio alla terra di Grazia Deledda, la Sardegna.
Regia: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Soggetto: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Sceneggiatura: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Fotografia: Paolo Pisanelli
Montaggio: Paolo Pisanelli
Produzione: OfficinaVisioni
Origine: Italia 2018
Durata: 5′
Sinossi: Cecilia Mangini racconta la ricorrenza del Santo Patrono a Rutigliano, in provincia di Bari, attraverso scatti fotografici che catturano lo stupore degli spettatori durante la più bella ouverture rossiniana. La giovane fotografa coglie i volti e lo spettacolo di un pubblico quasi interamente maschile sulla pellicola della sua Superikonta 6×6.
Regia: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Soggetto: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli – estratti dal soggetto originale Le Vietnam sera libre scritto da Lino Del Fra e Cecilia Mangini
Fotografia: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Montaggio: Matteo Gherardini
Musiche: Admir Shkurtaj
Produzione: OfficinaVisioni
Distribuzione: Kinè, Rai Cinema
Origine: Italia 2020
Durata: 58’
Sinossi: Due scatole da scarpe con un’etichetta: “Negativi foto Vietnam”. È da qui che inizia il percorso a ritroso nel tempo grazie al quale Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli hanno realizzato questo film. Attraverso gli scatti creati per un film documentario mai realizzato e dimenticati da più di cinquant’anni, la regista recupera volti, situazioni, sensazioni, emozioni raccolti in quei tre mesi passati nel paese in guerra insieme al suo compagno di vita Lino Del Fra. Alle immagini si lega la rilettura degli appunti in francese con i quali Mangini commenta le esperienze di quei giorni lontani. Il ritrovamento delle fotografie non è solo occasione per ricordare il viaggio, ma anche per riflettere sul trascorrere del tempo e sulla fragilità della memoria.
Fotografa, saggista, sceneggiatrice e critica cinematografica e prima donna documentarista d’Italia, Cecilia Mangini (1927-2021) è stata una figura chiave nella storia del cinema del nostro Paese.
Nei più di quaranta titoli da lei realizzati, molti dei quali con la collaborazione del compagno di sempre Lino Del Fra, ha magistralmente raccontato la trasformazione di un popolo. Dal dopoguerra in poi, i suoi film hanno documentato la vita degli italiani, mostrandone le contraddizioni: dalle tradizioni contadine destinate a scomparire all’industrializzazione, ha portato sullo schermo le difficoltà del meridione e il fenomeno delle migrazioni interne dando voce agli emarginati e alle donne.
Mangini inizia la sua carriera nel 1952 come fotografa e critica per la rivista “Cinema Nuovo” e, successivamente, per “Cinema ‘60”. Nel 1958, su proposta del produttore Fulvio Lucisano, gira il suo primo documentario Ignoti alla città, ispirato al romanzo di Pier Paolo Pasolini Ragazzi di vita. Proprio grazie a questo film inizia un rapporto di amicizia e collaborazione tra i due, che proseguirà con Stendalì – Suonano ancora (1960) e La canta delle marane (1962). Lo stesso anno esce nelle sale All’armi, siam fascisti!, una riflessione sulla cultura fascista nella società italiana dalle origini alla sua persistenza negli anni del boom economico, che Mangini con Del Fra e Lino Micciché riuscirono a realizzare e a distribuire nonostante le pressioni della produzione e la negazione del repertorio da parte dell’Istituto Luce.
Nel 1961 collabora a Fata Morgana, documentario di Del Fra sull’emigrazione dal meridione verso il Nord che vince il Leone d’Oro a Venezia. Nel 1965 gira quello che probabilmente è il suo film più noto, Essere donne, un’analisi di costume e psicologica delle italiane che va dalle immagini delle dive veicolate dai rotocalchi del dopoguerra alla condizione femminile degli anni Sessanta, con le donne divise tra il lavoro in fabbrica e quello domestico. Prodotto dal PCI e largamente apprezzato e premiato all’estero, il film venne boicottato in Italia dove la Commissione Ministeriale ne negò la distribuzione cinematografica.
Dalla seconda metà degli anni Sessanta in poi, lavora a una serie di titoli (Tommaso, Brindisi 65) che indagano la condizione economica e sociale della sua terra d’origine, la Puglia, ma anche a controverse inchieste su temi ancora attuali: l’eutanasia (La scelta, 1967) e sull’omologazione perpetuata dal sistema educativo nazionale (La briglia sul collo, 1972).
Tra gli anni Settanta e Ottanta è coautrice con il marito di titoli quali: La torta in cielo (1970), Antonio Gramsci – i giorni del carcere (1977), vincitore del Pardo d’oro al Locarno Film Festival, e Comizi d’amore ’80 (1982), un’inchiesta commissionata dalla RAI a diciotto anni di distanza da quella di Pasolini.
Dopo un lungo periodo di silenzio Cecilia Mangini torna, insieme a Mariangela Barbanente, con In viaggio con Cecilia (2013) film nel quale la grande documentarista racconta il cambiamento della sua terra.
Nel 2005 conosce alla Festa del Cinema del reale Paolo Pisanelli, con il quale instaura un rapporto di amicizia e collaborazione. Tra i nuovi documentari girati insieme, all’edizione 2021 del Parma Film Festival verranno presentati Due scatole dimenticate – Un viaggio in Vietnam (2020) e Grazia Deledda, la rivoluzionaria (2021).
Paolo Pisanelli si laurea in Architettura e successivamente si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Inizia la sua carriera come fotografo di scena e fotoreporter, ma dal 1997 si dedica alla realizzazione di film documentari, tra cui ricordiamo Il magnifico sette (1998), Don Vitaliano (2002), I colori del corpo (2004), Enrico Berlinguer. Conversazioni in Campania (2004), Il sibilo lungo della taranta (2005), Il teatro e il professore (2007), Ju tarramutu (2010). In questi film Pisanelli affronta tematiche a lui care tra cui la malattia mentale e le problematiche del meridione. Dal 2005 è ideatore e direttore artistico della Festa del Cinema del reale, che si svolge ogni anno in Salento. Proprio in questa occasione conosce la documentarista Cecilia Mangini, con la quale stabilisce una stretta collaborazione che porterà non solo alla riproposizione dei primi documentari della regista ma anche alla realizzazione di nuove opere quali Due scatole dimenticate – Un viaggio in Vietnam (2020), Mondo a scatti (2021) e Grazia Deledda, la rivoluzionaria (2021).
Cinema Astra: 366 2376453
Cinema D’Azeglio: 327 8174494
Tutti i film delle h. 21.00 saranno proposti in versione originale con sottotitoli in italiano.
Prenotazione non obbligatoria, ma caldamente consigliata.
Intero € 7,50
Ridotto € 5,50 (under 30, over 65, Argento Vivo)
Abbonamento 6 film serali € 18 (acquistabile al Cinema Astra o al Cinema D’Azeglio)
AINBO (proiezione del 7/11)
Bambini fino a 12 anni gratis
Adulti € 7,50
Ridotto € 5,50
Tutte le altre proiezioni e gli eventi, eccetto dove espressamente indicato, sono a ingresso libero.
Cinema Astra – Piazzale Volta 3
Cinema D’Azeglio – Via D’Azeglio 33
Fondazione Monteparma/APE Museo – Strada Farini 32/a
Casa della Musica – Piazzale San Francesco 1
Libreria Feltrinelli – Strada Farini 17
Aula Ferrari – Università di Parma – Via D’Azeglio 85
CAPAS – Vicolo Grossardi 4
Distretto del Cinema – Largo 8 Marzo
Informagiovani – Strada Melloni 1
Liceo Artistico Paolo Toschi – Viale Toschi 1